L’emocoltura viene eseguita per svelare una sospetta batteriemia. Il riconoscimento del microrganismo presente nel sangue consente di fare la diagnosi di infezione, di individuare spesso il focolaio di partenza e le cause determinanti, la presenza dei germi in circolo, di attuare una terapia antibiotica mirata. Essa va praticata in tutti i casi di sospetta batteriemia:
1) processi infettivi localizzati al distretto intravasale (endocardite, flebite, presenza endovascolare di corpi estranei quali pace-maker, cateteri, protesi valvolari)
2) disseminazione ematica di processi infettivi localizzati;
3) infezioni sistemiche in fase batteriemica;
4) manovre chirurgiche, endoscopiche, estrazioni dentarie, terapia iniettiva parenterale.