Sono i primi anticorpi messi in evidenza nei soggetti con malattia celiaca: si tratta di anticorpi diretti contro un antigene esogeno, la alfa gliadina da glutine di grano. Nel siero dei soggetti celiaci si trovano anticorpi antigliadina isotipi IgA e IgG. La determinazione delle IgA è utile nella diagnosi delle malattia in fase attiva e nel monitoraggio del comportamento alimentare dopo prescrizione della dieta priva di glutine. Le IgG sono un marker più sensibile, ma meno specifico: la loro identificazione è però utile per evidenziare i casi con carenza di IgA, in quanto tale carenza nei soggetti celiaci sarebbe dieci volte più frequente che nella popolazione normale. Pertanto, in fase attiva, si avranno valori elevati di IgA e di IgG, mentre dopo un periodo variabile da qualche mese a oltre un anno di GDF, possono rimanere elevati solo i valori di IgG. La positività nei soggetti non celiaci sembrerebbe essere indice di una aumentata permeabilità intestinale con maggiore passaggio di molecole, tra cui la gliadina, e successiva produzione di anticorpi. I valori di riferimento per le IgA sono fina a 10 UA/ml e per le IgG fino a 15.