Il G-test è una metodica di analisi prenatale di ultima generazione, non invasiva, per la valutazione del rischio di avere un feto affetto da Trisomia 21, 18 o 13, dalle aneuploidie dei cromosomi sessuali (X0, XXY, XYY, XXX) e da alcune microdelezioni e microduplicazioni cromosomiche (Sindrome du Cri du Chat, sindrome da microdelezione 1p36, sindrome da microdelezione 2p33.1).
Il G-test è indicato a tutte le donne in attesa che, per motivi di salute (gravidanza a rischio) o per scelte personali non possono o non desiderano accedere alla diagnosi prenatale invasiva.
Il test è semplice, rapido e sicuro, poiché si esegue attraverso un prelievo di sangue materno, effettuabile a partire dalla 10° settimana di gestazione, fino alla 24° settimana.
Il G-test garantisce la massima affidabilità nell’individuazione del rischio associato alle più comuni patologie fetali.
L’elevato livello di accuratezza del G-test permette di ridurre di oltre il 95% il ricorso alle procedure diagnostiche invasive (amniocentesi e villocentesi) eliminando oltre il 99% degli aborti causati dall’invasività di tali procedure.